
C_Lab sta per “laboratorio di contaminazione”. È il contest dedicato agli studenti che l’Università di Padova promuove da ormai sei edizioni presso il proprio ecosistema dell’innovazione. Ogni anno una dozzina di aziende lanciano una sfida ad un team multidisciplinare di 5-8 studenti che, lavorando per circa sei mesi, elaborano la propria risposta. L’edizione 2023 del C_Lab è stata vinta da Perfetti Van Melle, Partecipante della Community UniSMART.
Qual era la sfida presentata al C_Lab da Perfetti Van Melle?
La sfida presentata è stata quella di trovare una soluzione innovativa che consentisse di far conoscere la nostra realtà aziendale e i nostri processi produttivi da remoto, al fine di poter permettere a tante scuole superiori e università che vorrebbero venire in presenza a conoscerci – richieste che non riusciamo a soddisfare in modo regolare – di avere un’occasione per conoscere da vicino i nostri prodotti, come vengono realizzati, la nostra storia pur non venendo fisicamente da noi. Dare questa possibilità a classi di studenti ci consente di essere vicini alle nuove generazioni, far conoscere i pregi e i benefici dei nostri prodotti e anche aprire le porte di un contesto lavorativo che può interessare loro per il proprio futuro professionale.
Abbiamo espresso il desiderio che la soluzione digitale potesse contenere elementi di interazione, per ricreare un’esperienza quanto più simile possibile alla visita in presenza e permettere ai visitatori di percepire il volto umano dell’azienda.
Come è stata affrontata questa sfida dal team di studenti e studentesse dell’Università di Padova che vi ha seguito?
Il team Top Gum ha accolto la sfida mostrando una passione incredibile: sono venuti a fare l’esperienza fisica in presenza come punto di partenza per avere tutti gli elementi chiave da riproporre nell’esperienza virtuale. Hanno trovato il software più consono, hanno arricchito la proposta finale con tanti elementi interattivi, tra cui lo studio di una “sweet box” con cui gli studenti in classe possono fare esperienza di alcuni step del processo produttivo (toccare con mano alcuni ingredienti, assaggiare il prodotto nelle varie fasi). Infine, durante la finale del contest, hanno presentato il progetto in modo perfetto, interessando e coinvolgendo gli ascoltatori, al punto di vincere il primo premio dell’edizione 2023. Quindi hanno davvero messo in campo tutte le competenze trasversali che hanno acquisito nei loro percorsi e hanno lavorato con precisione e con perfetto coordinamento tra di loro e con noi.
Dopo quest’esperienza positiva vedete la possibilità di ulteriori collaborazioni con UniSMART e con l’Università di Padova?
Nel corso del 2023 abbiamo iniziato un progetto di collaborazione scientifica su temi di chimica analitica con l’Università di Padova. La guida offerta dai professionisti UniSMART è stata fondamentale per individuare i partner nel mondo accademico, che fossero sia qualificati sia interessati al nostro progetto. Abbiamo anche appena formulato una nuova proposta per un ulteriore progetto, quindi più che possibilità, direi che la collaborazione con UniSMART è una realtà.
Consigliereste ad altre aziende di proporre la propria sfida al C-Lab?
Assolutamente si: è un modo per mettersi in gioco, contaminarsi con i giovani talenti e nuovi modi di vedere le cose. Insomma un modo per portare avanti progetti innovativi in modo concreto ed applicabile.
Per quanto ci riguarda, Abbiamo deciso di aderire perché crediamo nell’apporto creativo dei giovani laureandi. C_Lab prometteva di realizzare un progetto tramite un team multidisciplinare e di conoscere nuovi talenti. Era un’opportunità che ci sembrava molto stimolante.
A termine dei 6 mesi possiamo affermare che collaborare con il C_Lab è stata una nuova esperienza molto arricchente e positiva. Ci ha portati a ragionare su come presentare un progetto che potesse essere attraente per gli studenti, innovativo, che potesse richiedere diverse competenze per essere affrontato e che avesse contenuti di concretezza e applicabilità nel breve termine. In azienda affrontiamo progetti quotidianamente, ma nella maggior parte dei casi ogni settore è focalizzato sulla propria area; progetti così trasversali da unire competenze diversificate e mettere intorno al tavolo skills che appaiono lontanissime fra di loro sono rari e spesso non hanno priorità o richiedono tempi lunghissimi di implementazione. Collaborare con il C_Lab ci ha consentito di accelerare i tempi, di confrontarci con una mente più aperta e allenare il pensiero laterale. Inoltre, è sempre stimolante rapportarsi con gli studenti e con il mondo universitario, perché si continua ad apprendere anche in azienda.
Nella vostra esperienza, cosa significa per un’azienda far parte della community UniSMART?
UniSMART consente ad una azienda, indipendentemente dalle dimensioni, di ricevere stimoli dal mondo dell’Università, che altrimenti rischierebbe di perdere. Allo stesso tempo rappresenta una porta di ingresso privilegiata a una grande platea di contatti accademici per l’approfondimento di progetti specifici.